Come leggere una visura camerale: la guida aggiornata
Consideriamo le diverse novità per il 2019 e scopriamo come si legge questo documento per le imprese.

Chi ha bisogno di ottenere un documento che presenti le informazioni legate alla propria impresa (iscritta alla Camera di Commercio) può richiedere una visura camerale. Si tratta di un insieme di dati che riguardano, nello specifico, la costituzione e la natura giuridica di un’impresa. Il nostro obiettivo in questa guida è di andare a fornire tutte le curiosità e i segreti legati alle informazioni su come leggere una visura camerale. Prima di approfondire il tema, vogliamo però fare un quadro generale sulle ultime news e aggiornamenti che hanno colpito proprio questo tema.
Le novità sulla visura camerale 2019
Utilizzando la piattaforma Telemaco, è possibile ottenere le informazioni sulle imprese italiane presenti nel Registro Imprese. Possono essere estratte, al fine di conoscere i dati di un’impresa sin dalla data di costituzione e conseguente iscrizione. Chi volesse invece conoscere tutte le modifiche avvenute potrà richiedere una visura camerale storica. Sono recentemente stati inseriti alcuni aggiornamenti per poter aggiornare il documento, questa “carta di identità” delle aziende. L’obiettivo è quello di riuscire a rendere più facile e pratica la lettura.
Tra le novità figurano, per esempio, la copertina della visura, oltre alle sezioni legate a statuto e sede, ma anche ai soci e a tutti i titolari di azioni e quote. Alcune novità riguardano anche le visure legate a imprese che vantano un numero di dipendenti superiore a 5. Ogni documento è arricchito di tabelle che presentano le statistiche degli addetti di fonte INPS. Si considera quindi la percentuale di addetti per tipologia di contratto, come il determinato o l’indeterminato, oltre che l’orario di lavoro e la qualifica.
Per migliorare la lettura dei dati estratti con Telemaco, sono state inserite delle piccole spiegazioni vicino ad alcune voci. Chi passerà sui simboli inseriti nell’estratto in html, con l’uso del cursore, potrà aprire una nota a comparsa, così da ottenere informazioni esplicative.
Come leggere una visura camerale
Quando vai a richiedere questo documento alla banca dati della Camera di Commercio, avrai modo di verificare una serie di voci. Non deve infatti mai mancare il logo distintivo della Camera di Commercio, e nello specifico dell’ufficio provinciale. Discorso analogo per QR Code, il numero del documento e la data. A questo punto potrai addentrarti nella lettura e trovare le informazioni di un’impresa che sono divise per campi:
- I dati anagrafici: trovi la denominazione, il codice fiscale, la forma giuridica, il numero di partita Iva e codice fiscale, la data di costituzione e di iscrizione nel registro;
- Stato della suddetta attività: se è attiva o non più tale, la data d’avvio dell’azienda e il tipo di attività che si svolge;
- Sede legale;
- Informazioni su patti sociali;
- Le certificazioni;
- I soci e i titolari di qualifiche;
- Eventuali aggiornamenti.
La visura camerale viene richiesta solo dalle società o dai singoli iscritti alla Camera di Commercio, che sono appartenenti ai settori dell’agricoltura, dell’artigianato e d’industria.
Le visure camerali possono essere negative?
Sì, le visure camerali sono di esito negativo davanti a una serie di casistiche che andremo a citare di seguito. E’ importante non confondere mai una partita IVA con l’iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio. Il motivo? La prima è attribuita dall’Agenzia delle Entrate ed è utile per poter svolgere un’attività lavorativa anche non commerciale. Ma proprio perché parliamo anche di attività non commerciali, non vi è l’obbligo di iscrizione in Camera di Commercio.
Il discorso vale per i liberi professionisti, anche iscritti ad un ordine o albo, ai consulenti, e tutte quelle figure professionali che sia in forma autonoma, che come studio associato, svolgono un attività.